Libanesi condannano gli abusi contro i Cinque cubani / Antonio Guerrero : “La tournée interminabile”, quadri liberi dipinti in prigione
Libanesi condannano gli abusi contro i Cinque cubani
Beirut, 5 mar (Prensa Latina) Le violazioni delle autorità penali statunitensi contro i Cinque cubani sono stati condannati oggi dal Comitato libanese di Solidarietà per la Liberazione dei Cinque (L4C5).
L'organizzazione lavora per ottenere la liberazione di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez, che stanno scontando severe condanne nel carcere per informare il
governo cubano sulle attività di gruppi terroristi situati negli Stati Uniti.
Renè Gonzalez ha completato la sua pena, ma è costretto a rimanere sotto libertà vigilata nel territorio statunitense, dove la sua integrità fisica è a rischio.
“Esprimiamo la nostra indignazione per la chiusura per 21 giorni di Ramon Labañino, ammanettato in una cella d'isolamento massimo a basse temperature e senza l'autorizzazione di una visita dal
suo avvocato”, ha sottolineato la comunicazione circolata oggi tra i mass media.
L'L4C5, composto da libanesi di tutti gli strati sociali e palestinesi, che sono stati imprigionati nelle carceri israeliane, esorta l'opinione pubblica globale per la solidarietà con Labañino e
per la spedizione di lettere al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, perché ordini l'immediata liberazione dei Cinque cubani.
Il processo dei Cinque Cubani è stato descritto come ingiusto ed arbitrario da varie personalità, tra cui alcuni Premi Nobel per la Pace e dall'organismo delle Nazioni Unite.
Ig/ogt/msl
“La tournée interminabile”, quadri liberi dipinti in prigione
L’Avana, 5 mar (Prensa Latina) Tutti i sentieri della “trova” conducono ne L’Avana Vecchia al Centro Pablo, visto che serve lo stesso per “prendersi a chitarra pura” che per scoprire mostre sui generis.
La più recente ha ancora più valore sentimentale che artistico, ma ugualmente vale la pena attraversare la Plaza Vieja e addentrarsi nella stretta calle Muralla per trovare quadri liberi dipinti
in prigione
Si tratta della mostra “La tournée interminabile”, con immagini dei concerti del trovatore cubano Silvio Rodriguez per i quartieri di Cuba, ricreate a pastello da Antonio Guerrero, uno dei Cinque
cubani.
Tony, come si conosce anche questo poeta e pittore autodidatta, si è ispirato nella mostra delle foto scattate dallo stesso Silvio, il giornalista Kaloian Cabrera e il realizzatore Alejandro
Ramirez.
Guerrero ed i suoi quattro compagni, i Cinque cubani, sono da più di dieci anni incarcerati negli Stati Uniti per proteggere Cuba dai sabotaggi organizzati in questa nazione nordamericana.
Ciononostante, hanno trovato il modo di esprimersi e di essere liberi dentro le prigioni, dove sono confinati, a volte in condizioni di punizione, come la cella chiamata “Il Buco”, che tutti
conoscono.
Lì Guerrero ha concepito i suoi poemi, compilati e presentati nella scorsa Fiera Internazionale del Libro, ed ha immaginato i quartieri della sua Cuba, quella alla cui Silvio ha cantato senza
credersi il personaggio che è.
Infatti, l’autore di “Ojalá” e altri temi imprescindibili della cosiddetta “Nueva Trova” ha pubblicato nel suo blog “Segunda cita” una lettera che gli ha inviato Guerrero a proposito della nuova
esposizione.
Nella missiva ha spiegato che in qualche modo i Cinque conoscono il Centro Pablo, anche se non ci siano mai stati in “quel luogo di luce, libri, canto e poesia”, sede dei concerti “A guitarra
limpia”.
Silvio ha cominciato qualche mese fa ad inviare immagini a Tony, che ha mescolato i personaggi di alcune di queste per formare la sua propria visione di ciò che accadeva in questi concerti, come
memorie di ciò che non aveva mai vissuto.
“Magari potesse arrivare questa mostra in molti dei quartieri che ho rappresentato”, ha detto Guerrero, che vuole fare di questo omaggio a Silvio qualcosa di interminabile, come la tournèe
stessa.
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