Il movimento solidale reclama la liberazione dei Cinque  antiterroristi / 21 metri di solidarietà con i 5 cubani prigionieri negli USA

Pubblicato il da 5eroicubani

Il movimento solidale reclama la liberazione dei Cinque  antiterroristi

 Deisy Francis Mexidor

cinque adIl Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque  antiterroristi cubani, prigionieri politici negli Stati Uniti dal 998, ha convocato ad una nuova giornata d’appoggio, con l’invio di migliaia di messaggi e telefonate alla Casa bianca.

Come parte della Giornata “Il Cinque per i Cinque” che promuove ogni mese, questo gruppo ha incitato a fare il massimo uso in questi giorni delle reti sociali e che gli amici di questa giusta causa comunichino con la residenza esecutiva di Washington con la posta elettronica, le telefonate e i fax.

L’obiettivo è reclamare ancora una volta che il  presidente Barack Obama faccia tornare nel loro paese  Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González (obbligato, dopo la sua scarcerazione, a trascorrere tre anni in libertà vigilata a Miami).

Il prossimo 12 settembre si compiranno 15 anni da quando i Cinque  furono detenuti nella città di Miami durante un operativo del FBI - Burò Federale d’Investigazioni.

I membri del Comitato hanno espresso in molte opportunità che nella lotta per il ritorno dei Cinque non ci si può stancare.

Non si tratta di dedicare loro parte del tempo, di deve dedicare  tutto il tempo a questa battaglia sino a che potranno tornare nella loro Patria con le loro famiglie”.

Questo 5 marzo l’avvocato  statunitense Peter Schey, direttore Esecutivo del Centro per i diritti umani e i diritti costituzionali di Los Ángeles, in California, ha inviata una lettera a Obama, nella quale gli ha chiesto di usare i suoi poteri esecutivi e di liberarli.

Il giurista ha sottolineato che  permettere il ritorno a Cuba dei Cinque è una cosa che Obama può realizzare usando le sue facoltà di presidente e che questo sarebbe un importante passo per ricomporre le relazioni diplomatiche tra le due nazioni, rotte unilateralmente da Washington il 3 gennaio del 1961.

(Traduzione Granma Int.)

 

 

Carilda ha dedicato il suo circolo letterario ai Cinque
 

XXII Fiera Internazionale del Libro

La celebre poetessa Carilda Oliver Labra ha dedicato il suo abituale circolo letterario alla difesa della causa dei Cinque antiterroristi condannati negli Stati Uniti  durante la XXII Fiera Internazionale del Libro, in questa città, Matanzas, distante 100 chilometri da L’Avana.

La poesia ‘Patria’, di Antonio Guerrero, è circolata tra il numeroso pubblico presente e le voci si sono sommate per reclamare l’immediato ritorno a Cuba di  Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, vittime di un processo manipolato acinco-cartel-campanna Miami.

L’autrice di “Calzada de Tirry 81”, ha condiviso con il dottor Rodolfo Dávalos, Premio Nazionale di Diritto, invitato speciale all’appuntamento, ed  ha narrato aneddoti di quando istituirono insieme la Prima Notaria Collettiva  nella città negli anni ’60  del XX secolo.

Il prestigioso giurista ha definito i Cinque “uomini straordinari” e ha detto che: “ Anche se non li conosco personalmente, mi sento utile e privilegiato di far parte del gruppo di avvocati del caso e per l’opportunità di lottare per una causa giusta  che rende molto degna l’esistenza dell’essere umano.

( AIN/Traduzione Granma Int.).

 

21 metri di solidarietà con i 5 cubani prigionieri negli USA

 

45408_294315447362989_962494881_n.jpg

L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, grazie al contributo di GREGOR s.r.l. ha esposto  un manifesto di 21 metri in solidarietà  con i Cinque antiterroristi cubani detenuti da 15 anni nelle prigioni  degli Stati Uniti.

Nella trafficatissima Via Cristoforo Colombo, al lato della ex Fiera di  Roma, campeggia da oggi una gigantografia con i volti di Gerardo  Hernandez , Rene Gonzalez, Ramon Labanino,Fernando Gonzalez y Antonio  Guerrero e la scritta “LIBERATELI”.

I Cinque, mondialmente conosciuti antiterroristi cubani sono detenuti  da 15 anni  in differenti penitenziari degli Stati Uniti per aver  monitorato le attività dei gruppi e delle organizzazioni responsabili di  azioni terroristiche contro Cuba.

I Cinque cubani hanno commesso un errore imperdonabile: hanno lottato  contro il terrorismo anticubano e lo hanno fatto a Miami.

Il governo di  Washington ha pagato segretamente diversi giornalisti affinchè dessero una copertura di parte durante il processo contro i Cinque cubani,  influenzando cosi, negativamente i giurati e l'opinione pubblica.

Personalità di tutto il mondo, tra questi, anche 10 Premi Nobel hanno  chiesto al Presidente Barak Obama la libertà per i Cinque.

Fino ad ora l'unica risposta è stato il silenzio.

Come silenziosi sono i mass media occidentali.  Sui Cinque ricade anche una pena addizionale  che dovrebbe farci vergognare.

È LA PENA DEL SILENZIO!

LIBERTA' PER I CINQUE CUBANI DETENUTI NEGLI STATI UNITI.

- MIAMI 5 
 

Con tag 5cubani

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post