Denunciano copertura soggettiva negli USA nel caso dei Cinque.

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Denunciano copertura soggettiva negli USA nel caso dei Cinque

Washington, 14 mar (Prensa Latina) La copertura dei giornali degli Stati Uniti riferita a Cuba ed in questione sui Cinque condannati in questo paese è soggettiva, denunciò il gallerista Gilbert Brownstone in una lettera diretta al New York Times.
Il presidente della Fondazione che porta il suo nome e personalità dell'arte internazionale rispose ad un articolo del quotidiano newyorkese intitolata “Cuba: Rabbino visita Prigioniero Americano” che si riferisce allo statunitense Alan Gross, giudicato nell'isola per il delitto di “Atti contro l'Indipendenza o l'Integrità Territoriale dello Stato. 
Per Brownstone, l'informazione pubblicata una settimana fa dimostra la mancanza di obiettività esistente nel momento di abbordare la situazione di Gerardo Hernandez, Renè Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez. 
Gerardo, Antonio, Ramon e Fernando rimangono rinchiusi, mentre Renè compie tre anni di libertà vigilata nella nazione settentrionale, decisione considerata una punizione addizionale. 
Mentre il prigioniero Alan Gross, riceve visite regolari di rabbini (questo non è stato il primo), amici, famiglia, dignitari, etc., ai quattro prigionieri cubani non è permesso loro neanche tale privilegio incluso le loro mogli, segnalò il galerista nella lettera consegnata all'editore dei Times che non l’ha pubblicò, ed alla quale ha avuto accesso Prensa Latina. 
Brownstone ricordò che il governo statunitense ha negato in maniera reiterata ad Olga Salanueva ed Adriana Perez -spose di Renè e Gerardo, rispettivamente - il visto per visitarli in prigione. 
Inoltre, contrastò l'interesse di trattare il tema familiare nell'articolo su Gross col silenzio mediatico intorno alla situazione di Renè che ha in Cuba un fratello gravemente malato. 
Il rabbino comunica che Gross è preoccupato per i membri della sua famiglia. Questo è ben rivelatore poiché Renè Gonzalez in questi momenti si trova sotto libertà condizionale, dopo avere compiuto la sua sentenza. 
Suo fratello Roberto soffre di un avanzato cancro ma a lui non gli è stato concesso un permesso di due settimane per visitarlo. A sua moglie ancora le è negato un visto per visitarlo, ha osservato. 
Nella sua lettera all'editore dell'influente giornale, Brownstone espone le ragioni per le quali i Cinque rimanevano negli Stati Uniti vigilando i gruppi terroristi. 
Non per tentare di abbattere il governo degli Stati Uniti, bensì solo per fare quello che il governo degli Stati Uniti aveva dovuto fare ed ha promesso fare e non ha mai fatto: mettere fine ad attività terroriste dal suo territorio contro Cuba, ha scritto. 
 
Ig/wmr

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