Cuba smentisce dichiarazione degli Stati Uniti sui permessi di viaggi

Pubblicato il da 5eroicubani

Cuba smentisce dichiarazione degli Stati Uniti sui permessi di viaggi



rene-gonzalez-cuba.jpgAvana, 1º mar (Prensa Latina) La Cancelleria cubana ha smentito dichiarazioni del governo degli Stati Uniti sulla presumibile impossibilità dei suoi funzionari di uscire da questa capitale dovuto a “restrizioni di viaggio reciproche”, che costringerebbero a Washington a rispondere nello stesso modo.


La Sezione d’Interessi degli Stati Uniti (SINA) a L’Avana riceve costantemente permessi di viaggi fuori dalla capitale per visitare carcerati statunitensi e cubani naturalizzati, che scontano una pena in qualsiasi luogo di Cuba, ha assicurato qui Josefina Vidal, direttrice degli Stati Uniti della Cancelleria.

Secondo quanto hanno indicato in una dichiarazione, negli ultimi mesi, funzionari nordamericani, includendo lo stesso direttore della SINA, hanno potuto realizzare visite diplomatiche nelle province di  Matanzas, Artemisa, Mayabeque, Ciego de Avila e Camaguey, che si trovano nell’occidente e nel centro dell’isola.

“Non sappiamo di quale reciprocità si sta parlando, visto che tutti i permessi di viaggi per visite diplomatiche della SINA si sono autorizzate senza eccezione”, ha avvertito.

Lo scorso mercoledì, il Ministero di Relazioni Estere di Cuba ha denunciato che Washington rigettava reiteratamente i contatti diplomatici a Rene Gonzalez, uno dei Cinque.

Dopo questo pronunciamento, un funzionario del Dipartimento di Stato ha ammesso all’agenzia spagnola EFE –in condizione anonima- questo tipo di atteggiamento, e l’ha imputato al fatto che “i cubani non ci lasciano viaggiare fuori da L’Avana senza autorizzazione previa, perciò rispondiamo con la stessa restrizione qui”.

Ha indicato anche che Rene Gonzalez può viaggiare a Washington per riunirsi con i funzionari cubani se i responsabili della sua libertà vigilata lo permettono.

A questo riguardo, Vidal ha spiegato che le autorità nordamericane hanno negato a Renè le sue recenti richieste di uscire dall’area dove sconta la sua pena addizionale, che lo mantiene ingiustamente lontano da sua moglie. La dirigente della Cancelleria cubana ha ratificato la denuncia che da settembre del 2012 Renè non può ricevere visite consolari, in violazione degli obblighi degli Stati Uniti davanti alla Convenzione di Vienna su questo particolare.

Ig/lgc/wmr

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