Cindy Sheehan invia lettera ad Obama per la libertà dei Cinque Washington, 2 ago (Prensa Latina) La pacifista statunitense Cindy Sheehan ha inviato un messaggio al presidente Barack Obama
Coloquio per i Cinque Holguin 2011, Cindy con i familiari dei 5 eroi cubani (foto Sandino)
Cindy Sheehan invia lettera ad Obama per la libertà dei Cinque
Washington, 2 ago (Prensa Latina) La pacifista statunitense Cindy Sheehan
ha inviato un messaggio al presidente Barack Obama nel quale esige la totale liberazione dei Cinque cubani condannati negli Stati Uniti 11 anni fa.
In questo modo l'attivista sociale nordamericana si unita alla campagna internazionale in solidarietà con i Cinque Eroi, catturati nella Florida nel 1998 per monitorare ed ostacolare azioni di
gruppi terroristi contro Cuba.
Sheehan è una pacifista di riconosciuto prestigio mondiale, il cui figlio Casey Sheehan, soldato dell'Esercito degli Stati Uniti, morì nel 2004 nella guerra del Pentagono contro l'Iraq, ricordò
il Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque Cubani.
“A lei mi dirigo per trattare il caso dei Cinque Cubani. I Cinque sono antiterroristi di Cuba che vennero negli Stati Uniti per soprintendere le attività dei terroristi reali”, spiega Sheehan
nella sua missiva per Obama.
“A lei ricorro per la libertà dei Cinque, basata sul fatto che ha detto ed ha dimostrato al mondo che gli Stati Uniti possono agire in forma preventiva per proteggere la nostra sicurezza”,
aggrega il testo.
“Mi piacerebbe credere che lei estendesse al popolo ed il governo cubano lo stesso diritto di proteggere i suoi cittadini contro gli atti di terrorismo”
“Il suo regime ha violato vigorosamente la sovranità di vari paesi nella ricerca, con lo scopo , di mantenere l'America sicura. Il Governo cubano ed i Cinque eroi lo hanno fatto molto meno”,
osserva Cindy.
Sheehan ha ricorda ad Obama che gli Stati Uniti hanno allenato e continuano ad ospitare terroristi reali come Orlando Bosch e Luis Posada Carriles, mentre il “sistema di ingiustizia” di questo
paese ha condannato i Cinque cubani in una parodia della giustizia a condanne inumane, ha concluso.
Ig/jvj