René González chiama a moltiplicare le azioni per la liberazione dei Cinque

Pubblicato il da 5eroicubani

René González, uno dei Cinque Eroi antiterroristi cubani condannati ingiustamente negli USA, ha chiamato a moltiplicare le azioni per esigere dal presidente Barack Obama la liberazione dei suoi quattro compagni di causa, ingiustamente prigionieri in questo paese da quasi 15 anni.

Partecipando ad una videoconferenza tra L’Avana e Washington, in occasione della II Giornata per la Liberazione dei Cinque, ha definito “un’azione vendicativa il processo svolto a Miami contro di lui e contro Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González”.

Nell’incontro, a cui ha partecipato anche Ricardo Alarcón, membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, René ha ricordato le irregolarità che hanno riguardato il caso.

“Il portabandiera della causa”, come lo ha definito Gerardo, ha affermato che questo processo legale è stato uno sforzo deliberato, metodico e calcolato per violare la giustizia e ignorare il Debito Processo, con la complicità della detta grande stampa statunitense.

“È imprescindibile informare l’opinione pubblica nordamericana sulla verità attorno ai Cinque e per questo è importante moltiplicate le azioni e integrare gli sforzi e le iniziative che proliferano in tutto il mondo”, ha detto René nella sede del MINREX, ricordando che il presidente Obama ha possibilità legale di correggere questa atrocità giuridica, cioè può usare la sua prerogativa presidenziale e decretare un indulto per i quattro Eroi ancora reclusi. Per questo ha reclamato da Obama intelligenza e coraggio, per procedere in questa forma.

Da Washington, l’analista Ignacio Ramonet ha affermato che è evidente la forte volontà dei grandi media degli USA di erigere una muraglia di silenzio attorno al caso dei Cinque, come parte di un’ossessione contro Cuba, che mina la credibilità di questo paese.

Ramonet e l’avvocato cubano-nordamericano José Pertierra, che ha moderato l’incontro svolto nell’Ufficio d’Interesse di Cuba a Washington, hanno coinciso nel segnalare l’ironia che sostituisce l’inclusione di Cuba nell’unilaterale lista dei paesi che patrocinano il terrorismo.

“Questa lista spuria viene elaborata dagli Stati Uniti, che mantengono prigionieri coloro che hanno cercato d’impedire pacificamente le azioni di terrorismo nel territorio degli USA, mentre Luis Posada Carriles - responsabile dell’esplosione di un aereo civile cubano, tra i molti crimini – vive in totale libertà”, ha ricordato Pertierra, che rappresenta il Governo del Venezuela nella battaglia giuridica per l’estradizione di questo noto terrorista.

Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato Nazionale “Free The Five” degli USA, ha detto da Washington che nella II Giornata per la Liberazione dei Cinque sono state superate le aspettative, con la partecipazione a Washington di personalità e attivisti di 23 paesi.

Organizzazioni e persone di 55 nazioni si sono sommate a questa iniziativa definita un successo da Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli che ha fatto parte del gruppo che ha partecipato alla videoconferenza, da L’Avana, con René e Adriana Pérez, moglie di Gerardo, con altri familiari dei Cinque, rappresentanti di organizzazioni della società civile, tra i vari invitati. (Cubadebate/ Traduzione Granma Int.)

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