Farfalle che vengono e vanno, per la Libertà dei Cinque

Pubblicato il da 5eroicubani

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Farfalle che vengono e vanno, per la Libertà dei Cinque

Acela Caner Román

Alcuni anni fa, dalla prigione nordamericana di massima sicurezza di FCI Florence, Antonio Guerrero Rodríguez, uno dei Cinque antiterroristi cubani, scriveva a sua madre: “… non si vedono volare le farfalle nel cortile della prigione dove io cammino tutti i pomeriggi. Ho pensato a volte che è per il vento, ma nemmeno nei giorni di calma riesco a localizzarle”.
Tony sognava le farfalle. E sua sorella Maruchy, commossa, gli mandò 25 fotografie delle farfalle endemiche cubane, scattate per lui dall’indimenticabile fotografo Liborio Nodal.
Non furono sufficienti le sbarre del carcere per impedire che dalla cella di Tony uscissero volando, stavolta verso Cuba, le 25 farfalle cubane che presero vita con gli acquarelli, dipinte dal poeta prigioniero.
Oggi nuovamente tornano da lui, da Tony, le sue farfalle e questa volta uscite dalle mani di un’artista veneziana, Rosa Maria Penso che, ispirata dalla sua opera e come espressione di solidarietà e d’appoggio alla lotta per la liberazione dei Cinque, ha ricamato cinque farfalle, utilizzando l’antico metodo del pizzo di Burano.
Nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, nel pomeriggio del 20 marzo del 2013, Rosa María Penso accompagnata da tutta la sua famiglia, ha offerto a Mirta Rodríguez, la madre di Antonio Guerrero, un astuccio con cinque farfalle cubane, una per ogni eroe prigioniero, che sorvolano la mappa di Cuba elaborata in finissimo argento.
L’opera d’arte mostra la dedizione di questa artista che, punto a punto, ha ricamato il suo amore per la libertà e per i Cinque in ognuna di queste farfalle.
Così come hanno detto Roberto Rodríguez e Giustino Di Celmo, è stato un pomeriggio carico di emozioni e di solidarietà, che ha unito sempre più i popoli di Cuba e Italia.
Che queste farfalle portino, con il loro andare e venire, un messaggio che stimoli le anime sensibili a sommarsi alla lotta per la liberazione dei nostri Cinque fratelli prigionieri.
Che con il palpitare delle loro ali abbattano il muro di silenzio che pesa negli Stati Uniti su questo caso e che ritornino in Patria e alle loro famiglie questi Cinque uomini innocenti, condannati per l’unico delitto di combattere per la pace e la vita del loro popolo e di tutti i popoli.
(Traduzione Gioia Minuti).

- MIAMI 5

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